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Teßmann: lo scrittore Heine analizza l'uso delle "parole controverse"

Il redattore berlinese illustrerà nel corso di una serata in programma il 9 novembre alla biblioteca "Teßmann" l’origine e l’uso di determinate parole e i motivi per cui vengono criticate.

Oggi si usano molte parole ritenute “controverse”, ossia tacciate di essere discriminatorie, razziste, storicamente connotate o semplicemente antiquate. “Ma allora non si può più dire nulla”, è il tipico commento che si sente nei dibattiti più accesi in merito alla questione. Nei suoi libri “Kaputte Wörter? Vom Umgang mit heikler Sprache” e “Verbrannte Wörter. Wo wir noch reden wie die Nazis – und wo nicht”, il giornalista e scrittore Matthias Heine ha approfondito questo tema in riferimento al lessico tedesco, con l’intenzione non di stabilire delle regole di utilizzo, ma di illustrare con obiettività l’origine e l’uso di determinate parole e i motivi per cui vengono criticate.

Le sue ricerche e considerazioni sono senz’altro utili per tutti coloro che desiderano usare la lingua in modo consapevole e decidere con cognizione di causa se utilizzare o meno alcune espressioni. Il giornalista e scrittore Matthias Heine affronterà questi ed altri argomenti nel corso di una serata in programma

giovedì 9 novembre 2023

alle ore 20 

alla biblioteca provinciale "Dr. Friedrich Teßmann"

a Bolzano, in Via Armando Diaz 8.


Nel suo intervento Matthias Heine mostrerà quanto interessante sia seguire come si è evoluto l’uso di determinate parole nel corso della storia. Conoscere questa evoluzione consente anche di gestire i dibattiti sulla lingua con maggiore consapevolezza e senza dare adito a polemiche.

L'evento è organizzato congiuntamente dalla Biblioteca provinciale "Dr Friedrich Teßmann", il Volkshochschule Südtirol e l'Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige.


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