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Campo di glaciologia: scoprire la montagna senza frontiere

Ventidue scolaresche si sono avvicinate ai temi dei ghiacciai, della geologia, della botanica e dell'ecologia al Parco Nazionale dello Stelvio in occasione dell'annuale campo di glaciologia.

Tema principale dell’edizione 2023 la collaborazione transfrontaliera, avviata tra il Dipartimento istruzione e formazione tedesca e ladina dell'Alto Adige e la città germanica di Würzburg, in Bassa Franconia.

La geologia testimonia la storia della Terra

Le rocce sembrano statiche e immutabili, se si pensa a brevi periodi di tempo. In realtà, però, si trovano in un ciclo di formazione, decadimento e trasformazione, che diventa evidente solo se si considera che questo processo dura milioni di anni. La geologia è testimone di questo continuo nascere e scomparire, perché una roccia rivela con la sua forma, il suo colore e la sua struttura, se si è formata in un mare tropicale, se è stata "cotta" all'interno della terra da un'alta pressione e da alte temperature, oppure se è stata portata sulla superficie terrestre da un'eruzione vulcanica. Inoltre, le formazioni geologiche indicano anche il movimento dei ghiacciai. Le rocce abrase e graffiate testimoniano l'immensa potenza del ghiacciaio dopo che ha attraversato il territorio. Queste e altre importanti nozioni di base sulla scienza delle rocce sono state trasmesse ai partecipanti del Camp dal geologo Christian Aspmair.

Approfondimenti sulla ricerca sui ghiacciai e sul clima

Durante le lezioni serali, i ricercatori Giuliano Bertagna e Paolo Gabrielli hanno parlato in videoconferenza della ricerca sui ghiacciai e sul clima, che si svolge analizzando le carote di ghiaccio. Durante il processo, vengono esaminate sacche d'aria, pollini e altre particelle a diverse profondità del ghiaccio, per trarre conclusioni sulle condizioni ambientali passate. Nel 2011 sono stati prelevati anche campioni dal ghiacciaio dell'Ortles, che sono in corso di analisi dagli esperti dell'Università statunitense di Columbus, in Ohio.

Ecologia in alta montagna

Quali sono le cause dell'aumento del coleottero della corteccia e cosa significa il surplus di cibo per il suo predatore, il picchio rosso maggiore? Perché il lupo ha un effetto positivo sulle popolazioni di galli cedroni e quali sono le possibilità di coesistenza tra agricoltura e lupo? L'ecologia si occupa di questa complessa interazione tra esseri viventi e condizioni ambientali. Il biologo ed ecologo Lukas Neuwirth, del laboratorio ambientale di Neustift, ha illustrato le complesse interrelazioni in natura. Sono stati discussi anche gli effetti degli sport invernali sul delicato ecosistema dell'alta montagna alpina. I giovani hanno partecipato attivamente, orientati alle soluzioni e con contributi costruttivi alla discussione.

Campo sul ghiacciaio - un progetto di cooperazione tra le direzioni didattiche

Un'esperienza speciale è stata l'escursione guidata sul ghiacciaio fino alla Cima di Solda. I giovani hanno potuto sperimentare il ghiacciaio e vedere come il ghiaccio possa letteralmente sgretolarsi sotto i loro piedi. Vivere il ghiacciaio in prima persona è un’esperienza unica: questa escursione è il momento clou di ogni edizione", ha sottolineato la coordinatrice dell'iniziativa, Susanne Hellrigl, del Dipartimento istruzione e formazione tedesca.

Ogni anno, il campo sul ghiacciaio è rivolto agli alunni delle classi superiori interessati alle scienze, come orientamento per la loro futura scelta di studio o di carriera. Il campo è stato coordinato dal Dipartimento istruzione e formazione tedesca, in collaborazione con due scuole secondarie di Würzburg, nell'ambito del finanziamento Europafels dell'Unione Europea. "La promozione di interessi comuni e lo scambio transfrontaliero sono un ottimo esempio di come si possa vivere lo spirito europeo", afferma il coordinatore di Europafels Norbert Baur. Il campo è stato supervisionato e accompagnato dagli insegnanti Katrin Nietzold e Christian Kohl di Würzburg, Guido Caracristi e Susanne Hellrigl, del Dipartimento istruzione e formazione tedesca, e Petra Senoner, del Dipartimento scuola e cultura ladina.


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ASP/red