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"Vite per la cultura italiana", presentato il volume a Roma

Presentazione romana, il 15 novembre, del libro "Vite per la cultura italiana" curato dal direttore del Dipartimento cultura italiana, ambiente e energia Antonio Lampis e da Lidia Tecchiati.

L'incontro è avvenuto, il 15 novembre, nella prestigiosa sede dell'associazione Civita in piazza Venezia, con le parole introduttive di Simonetta Giordani, segretario generale Civita, il racconto dei due curatori e della rappresentante della casa editrice Anna Casalino e un appassionato intervento di Paolo Baratta, il primo intervistato del volume che raccoglie 30 interviste ad altrettanti personaggi che incarnano il rilevante progresso culturale italiano degli ultimi trent’anni.

Lidia Tecchiati ha curato la trasposizione nello scritto delle interviste, che inizialmente erano state concepite per la televisione durante la pandemia. Gli incontri colloquiali rendono palese la stima e in alcuni casi la confidenza verso un’amministrazione – quella della Provincia di Bolzano – con una speciale autonomia e molta esperienza nel governo delle differenze culturali, che ha saputo sperimentare, investire con decisione, resistere alla moda dei tagli alle risorse e dei grandi eventi e rendere straordinariamente capillare l’offerta culturale.

Nella sua prefazione l’assessore alla Cultura italiana Giuliano Vettorato scrive che "Vite per la cultura si rivolge non solo alle persone già impegnate nel mondo culturale, ma anche a tutti quelli che desiderano conoscere le vite e i cammini percorsi dai protagonisti della cultura italiana e affacciarsi in questo fondamentale settore, quello della cultura, pilastro insostituibile della nostra società".

Il volume intende offrire un utile strumento alle nuove generazioni e a chi, nonostante le molteplici difficoltà, aspira a contribuire al panorama culturale.

Antonio Lampis spiega che "la lista degli intervistati è lo specchio del carattere del libro, assomiglia alla vita. Le interviste sono state fatte in gran parte con alcune persone che sono riuscite a venire a Bolzano, tra blocchi e problemi di tutti, nel periodo pandemico. Altre non erano a Roma, Napoli, Milano, Firenze quando io potevo muovermi. Quindi più di qualcuno manca alla lista, ma le vite per fortuna sono lunghe".

Le interviste risentono dei limiti della pandemia, limiti nei viaggi, con più fatica per i tempi di permanenza, limiti nelle disponibilità di alcune personalità che inevitabilmente non sono potute entrate nel novero delle interviste, che idealmente volevano essere di più. Un ringraziamento particolare va a Matteo Donagrandi, che ha girato le interviste tv.

"Nel 2021 si è pensato di restituire all'amministrazione e soprattutto alla cittadinanza uno spaccato della fittissima rete di relazioni intervenute con le tante regioni italiane", evidenzia Lampis, "e con Roma per poter svolgere al meglio il mestiere di 'fare cultura' in un territorio. Un capitale relazionale che l’assessore Vettorato ha ritenuto utile far conoscere agli operatori culturali locali e soprattutto ai giovani che si stanno impegnando nell'arte e nello sviluppo culturale".

Le trasmissioni tv sono visibili nel canale YouTube del Centro Trevi e delle emittenti VB33 e Altoadigetv.

"A mio avviso” afferma, infine, Antonio Lampis, “questi trenta intervistati rappresentano molto bene gli ambiti di straordinario progresso che lo sviluppo culturale italiano ha compiuto negli ultimi trent’anni. Essi compongono un quadro che testimonia il ruolo fondamentale svolto da alcune istituzioni e da alcune persone, spesso non note alla grande ribalta mediatica, per lo sviluppo culturale. Leggerete le biografie di persone che si sono distinte per competenza, intraprendenza, coraggio e carisma e che hanno saputo fare la differenza e quindi meritano di essere ricordate e ascoltate".


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ASP/an