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“Le Mille e una Scienza”: al via il Festival in attesa di “Eureka!”

Inaugurata stamane (9 novembre) a Bolzano la 4 giorni de “Le Mille e una Scienza”, Festival per ragazzi organizzato grazie al sostegno e al contributo dell’Ufficio politiche giovanili della Provincia.

È stato inaugurato oggi (9 novembre) il lungo fine settimana del Festival “Le Mille e una Scienza”, appuntamento culturale che trasformerà Bolzano nella città della scienza per ragazzi e ragazze. La kermesse, sabato (11 novembre) alle 16,30 a Castel Mareccio, vedrà la premiazione dei giovani altoatesini appassionati di scienza con “Eureka!”. Il concorso per giovani dagli 8 ai 18 anni è promosso dall'Ufficio politiche giovanili della Provincia di Bolzano e premia le invenzioni, le opere d’arte e i video che sono stati in grado di declinare al meglio il tema “esplorazione spaziale”.

Il successo dell’iniziativa, con più di 200 partecipanti in tre anni, inserita nel programma del Festival “Le Mille e una Scienza” è reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Ufficio politiche giovanili, l’Intendenza scolastica italiana, la Libera Università di Bolzano e l’Ufficio ricerca scientifica, oltre alle associazioni del territorio, fra cui Arciragazzi Bolzano che con il suo centro di cultura giovanile TesLab realizza attività legate al mondo delle scienze.

Evento inaugurale con Vincenzo Schettini

L'evento inaugurale, all'Auditorium Haydn di Bolzano, è stato affidato allo spettacolo teatrale “La fisica che ci piace” di Vincenzo Schettini. Il professore più celebre del web, che è riuscito ad attirare l’attenzione delle nuove generazioni con il suo modo coinvolgente di parlare sui social di fisica e di scienza. “Il Festival è un’attività formativa. Permette di fare scuola fuori dalla scuola”, afferma Schettini, “e Bolzano con l'evento ha una doppia opportunità. Il confine, il plurilinguismo, rendono la mente dei ragazzi molto più aperta. Hanno la possibilità di imparare, di acquisire conoscenza e di decidere per il loro futuro in una terra dalle grandi opportunità. Il plurilinguismo fa bene alla scienza. È un grande vantaggio. Il confine non esiste a patto che tu sappia relazionarti con gli altri”.


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ASP/an