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La Scuola Ritz "sforna" undici nuovi pizzaioli

I candidati hanno ottenuto la certificazione al termine del corso svolto alla scuola professionale “Cesare Ritz” di Merano. Vettorato: “Formazione sul territorio valore aggiunto importante”

La Giunta provinciale ha approvato lo scorso anno una nuova misura che permette agli aspiranti pizzaioli di acquisire la qualifica professionale alla Scuola professionale alberghiera provinciale in lingua tedesca "Emma Hellenstainer" di Bressanone e all’Alberghiera in lingua italiana "Cesare Ritz" di Merano. Nei giorni scorsi, undici candidati pizzaioli hanno superato l’esame pratico per la certificazione delle competenze alla scuola professionale provinciale alberghiera “Cesare Ritz” di Merano. I certificati sono stati consegnati alla presenza dell’assessore alla scuola italiana Giuliano Vettorato, della direttrice della scuola Maria Pascarella e del direttore della Formazione professionale Giuseppe Delpero. “Dietro a questo lavoro c’è grande passione e dedizione – ha sottolineato l’assessore Giuliano Vettorato – per i nuovi diplomati ci sarà ora la possibilità di mettere a frutto le competenze sviluppate sul territorio, grazie ad una formazione veramente qualificata, rientrando in un settore del mercato del lavoro dove la richiesta è molto alta”.  

Fare una buona pizza è un’arte e non è semplice: richiede specifiche abilità e conoscenze. Tali competenze, promosse e approfondite alla scuola “Ritz” durante il percorso formativo di quasi 200 ore, sono state acquisite e dimostrate dai candidati, che durante l'esame finale hanno realizzato pizze di qualità. “Pinze, focacce, pizze classiche, fritte o napoletane, saltimbocca, montanare sono tutti prodotti sperimentati dai pizzaioli – ha spiegato Salvatore Capasso, referente del percorso formativo –. Siamo davvero convinti che le competenze acquisite dagli aspiranti pizzaioli potranno costituire un valore aggiunto, permettendo una maggiore spendibilità sul mercato del lavoro. Per preparare una pizza di qualità non basta attenersi a un processo standard, c’è bisogno di esperienza e soprattutto di tanta passione, bisogna prendersi cura di ogni singolo dettaglio. Un impasto ben lievitato, ad esempio, può fare la differenza - ha continuato Capasso - non solo per quanto riguarda il gusto, ma anche per una migliore digeribilità”.

Il percorso professionale

La base giuridica per il percorso formativo è la qualificazione professionale del “pizzaiolo” elaborata da un gruppo di lavoro interdipartimentale delle Direzioni provinciali professionali in lingua italiana e in lingua tedesca, assieme alla Scuola provinciale alberghiera “Cesare Ritz” di Merano e alla Scuola professionale alberghiera ed alimentare tedesca “Emma Hellenstainer” di Bressanone. La qualificazione è stata deliberata nel 2021 dalla Giunta provinciale e in seguito inserita nel Repertorio provinciale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali. Entrambe le scuole hanno svolto la prima edizione di questo nuovo percorso formativo con l’obiettivo di contribuire a un’offerta gastronomica di qualità, tenendo presente che persone di tutto il mondo associano l’Italia ad una pizza gustosa e bella da vedere.

Per la preparazione di pizze e prodotti assimilati le due scuole provinciali hanno potuto avvalersi della partnership della ditta Brimi di Bressanone e della ditta Rieper di Vandoies, che hanno fornito prodotti locali e di qualità. L’inizio del nuovo percorso formativo per pizzaioli alla scuola "Ritz" è previsto per l’autunno 2022.

Per informazioni rivolgersi al coordinatore Alessandro Lauria della Scuola alberghiera Ritz, 0473 203049, oppure scrivere una mail a: fc.ritz@scuola.alto-adige.it.



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ASP/tl