SCRIBO: Presentazione delle opere vincitrici di Ivan Senoner e Rut Bernardi

SCRIBO: Presentazione delle opere vincitrici di Ivan Senoner e Rut Bernardi
Opere letterarie di Ivan Senoner e Rut Bernardi

Premiazione della sezione senior del concorso

 La ripartizione Amministrazione scuola e cultura ladina invita alla presentazione del giallo “L Testamënt dl Lëuf “ di Ivan Senoner e dei saggi letterari “Vites scutedes via” di Rut Bernardi sabato, 10 ottobre 2020 alle 20.30 alla Casa di cultura Luis Trenker a Ortisei.

Per il romanzo fantasy “L Testamënt dl Lëuf “ (Il testamento del Lupo) è stato assegnato a Ivan Senoner il primo premio della sezione senior della quarta edizione del concorso letterario indetto dall’Amministrazione scuola e cultura ladina. Sono state in tutto nove le opere letterarie presentate per questa sezione e valutate per le loro caratteristiche linguistiche, nonché per il contenuto e l’originalità. La giuria composta da Ingrid Runggaldier, Erika Castlunger, Theodor Rifesser, Cristina De Grandi e Elisabeth Kostner ha concluso che l’opera migliore dal punto di vista artistico è il lavoro presentato da Ivan Senoner. “L’idea è originale e divertente e la narrazione si svolge secondo un filo conduttore chiaro procedendo fra poesia, fantasia e suspense. Il lettore si trova coinvolto insieme ai protagonisti in una serie di vicende e partecipa alle loro avventure, scoperte e angosce. La narrazione è fresca, spiritosa e piacevole e corrisponde pienamente al genere del romanzo “fantasy”. Il linguaggio usato nelle conversazioni rispecchia per tanti versi e in modo autentico il ladino parlato dei giovani in Val Gardena“, così la giuria. Il protagonista del libro è Roby, un ragazzo che trascorre le sue giornate in montagna facendo il cameriere nella baita “La derjola” (L’usignolo) gestita dai nonni. Trascorre il suo tempo libero con il suo amico Marc e quando se ne sta da solo smanetta un po’ troppo con il suo cellulare. Un bel giorno Marc trova sotto una roccia la chiave di un fienile e quando il giorno successivo i ragazzi scoprono il cane dei nonni avvelenato e un messaggio minaccioso in una fessura del fienile la storia si complica. Un thriller che alla fine risponde alle domande che in Val Gardena nessuno ha mai osato fare.

Il secondo premio, invece, è andato a Rut Bernardi per la sua opera “Vites scutedes via. Essays letereres.” (Vite taciute. Saggi letterari) L’opera è composta da cinque ritratti (di tre donne e due uomini) e delle loro vite tutt’altro che convenzionali: quella della suora Maria Theresia Sanoner di Selva, quella dell’organista e poeta Matie Ploner di Ortisei, quella della madre e moglie Rosalia Nogler di Oltretorrente a Ortisei, quella dell’insegnante e preside Anna Maria Wanker di Bulla e infine quella di Pepi Demetz di Ortisei, sopravvissuto all’eutanasia nazista. Le storie di vita sono intricate, sconvolgenti, raccapriccianti, ma anche speranzose – sono vite vissute nei tempi più oscuri della nostra storia e meritano assolutamente di essere ricordate benché le persone a cui appartengono non siano famose. Tutte le biografie si basano su documenti d’archivio e sono arricchite dalla forza immaginativa della scrittrice. La giuria ha apprezzato il valore della ricerca storica e l’originalità dell’intreccio narrativo di fatti realmente accaduti con elementi fittizi. L’autrice è riuscita a illuminare una ricca quantità di dettagli storici che hanno plasmato la vita delle personalità in oggetto, nonché a dare forma alle cinque figure infondendo loro una spiccata vivacità.

Vi aspettiamo numerosi sabato, 10 ottobre 2020 alle 20.30 nella Casa di Cultura Luis Trenker a Ortisei. Max Castlunger accompagnerà musicalmente la serata. I partecipanti sono gentilmente pregati di prenotarsi e di usare il parcheggio al garage “Central”.

La scuola nelle valli ladine: inaugurata nuova mostra al Museum Ladin

La scuola nelle valli ladine: inaugurata nuova mostra al Museum Ladin
Scuola elementare a La Villa in Badia, anno scolastico 1954/55 Foto: Franz Vittur, Archivio Museum Ladin

Come è nato il modello scolastico plurilingue e paritetico in Val Gardena e Val Badia? Cosa è diventato nel corso degli anni? E quali sono le sue peculiarità? In occasione dei 70 anni dalla nascita del sistema scolastico ladino in provincia di Bolzano, il Museum Ladin Ciastel de Tor di San Martino in Badia gli dedica una mostra temporanea, dal titolo “Zacan y incö – La scuola nelle valli ladine”, organizzata in collaborazione con la Direzione Istruzione, Formazione e Cultura ladina e curata dal direttore del museo Stefan Planker e da Katharina Moling.

L’obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico anche fuori dalla Ladinia, e specialmente alle scolaresche, questa significativa realtà ancora poco nota, capace di garantire una formazione plurilingue nel rispetto della cultura ladina. La mostra lo fa raccontando le vicende della scuola ladina dagli albori ad oggi sulla scorta di documenti, immagini, oggetti ed elementi simbolici, nell’ambito di uno stimolante itinerario storico-didattico con allestimento progettato dagli architetti Weber e Winterle e grafica a cura dello Studio Mut.

Sin dalle sue origini, nella realtà periferica delle valli ladine dolomitiche la scuola fu oggetto di conflitti e contrasti tra gli opposti nazionalismi italiano e tedesco. Le esigenze e i diritti della piccola minoranza locale non erano tenuti in particolare considerazione.

Solo a partire dal 1948 venne introdotto l’insegnamento curriculare del ladino, anche se per poche ore settimanali. L’adozione del modello paritetico, finalizzato a preservare l’equilibrio tra le lingue d’insegnamento italiana e tedesca, offriva per la prima volta un’opportunità di sviluppo anche alla lingua e alla cultura ladina. Una scelta che si rivelò vincente: nel corso degli ultimi settant’anni, infatti, si è affermata una didattica plurilingue unica nel suo genere, che ha permesso di ottenere ottimi risultati nelle diverse competenze scolastiche. Ciò nonostante l’avvio della scuola ladina non fu facile e dovette scontare le tensioni etniche che segnarono gli anni dell’immediato dopoguerra.

Una sezione della mostra è dedicata agli sviluppi didattici ed educativi che hanno caratterizzato la scuola ladina di ogni ordine e grado a partire dalla sua istituzione ad oggi. Essa richiama l’attenzione in particolare sulle buone pratiche dell’educazione plurilingue integrata, che fanno della scuola ladina un modello di riferimento per altre minoranze linguistiche. L’esposizione è visitabile al museo fino a fine maggio 2019.

Info: Museum Ladin Ciastel de Tor, via Tor 65, San Martino in Badia, tel. 0474 524020, www.museumladin.it (Link esterno)

Concorso letterario "SCRIBO"

La Ripartizione cultura e scuola ladina ha indetto un concorso letterario denominato "Scribo". Sono previste due sezioni, una junior per autori ed autrici giovani (dai 16 ai 25 anni) ed una senior per autori ed autrici di età superiore ai 25 anni: entrambe prevedono un primo premio da 3.000 euro ed un secondo premio da 2.000 euro.

La giuria ha valutato le opere e definito i vincitori. (decreto n. 24943/2018)